sabato 11 aprile 2009


Il ricordo d'infanzia più antico che conservo: mi vedo un bel bambino biondo in braccio a una donna giovane e formosa (la mia amatissima balia). Sulla soglia di una bottega di mobili sta in piedi mia madre (vendeva mobili in cittavecchia) e minaccia con la mano me e la donna, perché questa mi aveva portato di nuovo in chiesa dei «goim». (Era la chiesa detta del Rosario, dove effettivamente la balia mi conduceva quando andava, la sera, alla Benedizione; ed io mi compiacevo molto e dell'odore dell'incenso e delle belle immagini). Io, a quella minaccia, scoppio in pianto; ho il senso di aver avuto paura.Da una lettera di Saba allo psicanalista J. Flescher, datata Trieste, 14 marzo 1949
Il ricordo è presente anche nella Prefazione del racconto Gli ebrei.

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Coinvolgimi o fammi arrabbiare

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